La Carlo Cambi Editore pubblica "L'INVASIONE DEGLI ULTRAVOLTI" il catalogo che raccoglie le opere di Mauro Pispoli, artista che alterna la propria attività di visual designer a quella di gestione di mostre personali e collettive: la sua opera è rivolta all'esplorazione dei miti contemporanei attraverso il linguaggio mutuato dalla cultura massmediale. Le opere che Egli crea si fanno amare per la bellezza della composizione, il senso dell'ironia e della poesia, che si oppongono al suo essere grafico pubblicitario dove, invece, tutto è indirizzato all'unico scopo di convincere l'osservatore attraverso l'effetto placebo di un'azione generalmente fatta di ammiccanti armonie.
Il Liceo Scientifico Antonio Gramsci di Firenze si trova in via del Mezzetta 7 ed è un Istituto principale di II grado. L'Antonio Gramsci propone agli studenti un unico indirizzo di studio, che è
quello scientifico. Campagna Stampa e affissione dell'Offerta Formativa per l'anno 2010 e per il 2012 con relativo Stand alla manifestazione "le scuole si presentano".
Cosa significa sorprendere? E’ vivere emozioni? Quante volte scorrendo nelle molteplici zone delle nostre memorie e dei nostri vissuti abbiamo provato quel brivido interiore della sorpresa!
Da bambini ci hanno incantato le storie, i giochi, le fantasie; da adolescenti siamo passati dalla curiosità alla scoperta del nuovo, all’uso delle mani, alla conoscenza della plasticità e ad una
genuina capacità progettuale.
Da giovani adulti abbiamo cominciato a creare delle premesse per il nostro futuro, pensandolo non più da soli, ma immaginando e cercando un’ideale anima gemella.
Da adulti siamo diventati sistemi complessi con un ventaglio di opzioni sempre possibili e con progettualità sempre vive.
Gli intangibili, che sono valore e non solo sogno, spesso sono parte integrante della realtà, anche materiale.
Da persone mature ci piace avere consapevolezza del futuro e Mauro Pispoli, artista completo, inventa, costruisce, sconvolge gli schemi, non segue la routine, anticipa la vita; lavora su un’idea
come quella dei pixel e la traduce in infinite variabili e applicazioni. Si potrebbe dire che la capacità di tradurre un pensiero artistico è un’abilità che richiede il funzionamento sinergico
della parte sinistra e della parte destra del cervello.
Un direttore d’orchestra direbbe che se Mauro Pispoli fosse un musicista interpreterebbe al meglio i due elementi portanti dell’attività musicale: da una parte “ritmo” cioè studio, quindi
applicazione e conoscenza delle tecniche e dall’altra “anima”, cioè la capacità di aggiungere all’esecuzione artistica le proprie emozioni, facendole percepire all’ascoltatore.
Il ritmo pispoliano è l’ottima tecnicalità unita allo studio di raffinati moduli applicativi; l’anima pispoliana è la vita osservata con creatività, da angolazioni sempre nuove: una vita
che sembra voler occupare tutti gli spazi possibili reali ed immaginari.
Come nella musica che genera emozioni, anche nelle opere pixel di Pispoli chiunque può rimanere sorpreso ed emozionato dall’idea che le icone sono come i confini, sono necessari, perché difendono
le identità e le radici, ma passare da un confine all’altro spesso, richiede immaginazione, senso della negoziazione, interazione con gli altri e questo lavoro ne è la ri-prova.